LA PROGRAMMAZIONE AI TEMPI DEI BABILONESI

Il Codice di Hammurabi è il testo più antico tra quelli primitivi dell’umanità. È scritto in carattere cuneiforme antico monumentale babilonese e il testo è composto da circa 8000 parole scritte in 51 colonne, ciascuna di circa 80 righe. Quindi più di 4000 righe di script! Il codice riporta norme di carattere penale, tra le quali spicca la nota legge del taglione, “occhio per occhio, dente per dente”, che sancisce una pena per un reato identica al torto o al danno corporale subito dalla vittima. Risale al XVIII secolo a.C. e oggi l’originale è esposto al Museo del Louvre di Parigi. Nell’antichità il codice è stato copiato su moltissime tavolette, e questo ha dato vita a lunghissimi contenziosi sul diritto d’autore, tema non regolamentato dal codice.
Quale avrebbe potuto essere la pena?
Taglio di entrambe le mani per i programmatori “duplicatori”, per evitare il reiterarsi del reato?