Java è un linguaggio di programmazione nato negli anni novanta che è diventato, in breve tempo, il linguaggio più utilizzato in assoluto.

Nel 1992 nasce il linguaggio Oak, prodotto dalla Sun Microsystems e realizzato da un gruppo di esperti sviluppatori, che formavano il cosiddetto “Green Team”, capitanato da James Gosling. Viene chiamato così perché sembra che il team avesse avuto, come unica compagnia, quella di una quercia che si trovava fuori la finestra dell’ufficio in cui lavoravano.

Nel 1993, con l’esplosione di Internet nasce l’idea di trasmettere il codice eseguibile attraverso pagine HTML. La nascita delle C.G.I. (Common Gateway Interface) rivoluziona il World Wide Web. Nel 1994 viene realizzato un browser chiamato per breve tempo “Web Runner” e poi, in via definitiva, “HotJava”.

Nel 1995 Oak è ribattezzato ufficialmente col nomeJava“. Il nome questa volta deriva dalla tipologia indonesiana di caffè di cui ha abusato il Green Team durante le lunghissime ore di lavoro!

Subito sembrò che Java potesse essere il linguaggio giusto per creare siti web con una navigazione più piacevole alla vista. In realtà, in brevissimo tempo è diventato un potente linguaggio di programmazione, la soluzione ideale ai problemi di sicurezza che accomunano aziende di settori diversi (banche, software house, compagnie d’assicurazioni).

Java è stato creato per superare i limiti degli altri linguaggi. Alcuni dei punti fermi sono stati l’eliminazione dell’aritmetica dei puntatori e del comando goto e l’adozione di un linguaggio potente, moderno, chiaro, ma soprattutto robusto e “funzionante”.

L’obiettivo del Green Team è stato quello di realizzare il linguaggio più apprezzato dai programmatori, arricchendolo delle caratteristiche migliori degli altri linguaggi ed eliminando quelle peggiori e più pericolose.

Le caratteristiche alla base del suo successo sono tante: è gratuito; è semplice da utilizzare; ha una enorme libreria di classi standard che forniscono al programmatore la possibilità di operare su funzioni comuni di sistema come la gestione delle finestre, dei collegamenti in rete e dell’input/output; è indipendente dall’architettura (nel caso in cui si debba implementare un programma destinato a diverse piattaforme, non lo si deve convertire radicalmente a seconda della piattaforma grazie anche alla Java Virtual Machine, un software che svolge un ruolo da interprete per le sue applicazioni); e, per finire, è il linguaggio “più sicuro” in circolazione.