Il linguaggio macchina è un linguaggio di programmazione basato su un alfabeto detto binario in quanto comprende due soli simboli, generalmente indicati con 0 e 1: un simbolo di questo alfabeto viene detto bit.
Il processore o CPU è quella componente hardware di un computer che è in grado di eseguire i programmi scritti in linguaggio macchina.
Agli albori della programmazione, negli anni ’40, l’unico metodo per programmare era proprio questo. Il lavoro del programmatore era quello di settare ogni singolo bit a 1 o 0 su enormi computer che occupavano stanze intere e pesavano decine di tonnellate. Questo procedimento però non solo era faticoso ma era riservato ad una cerchia ristretta di persone.
Il capostipite di tutti i computer è sicuramente l’ENIAC (Electronic Numerical Integrator And Calculator ), un calcolatore che occupava una superficie di 180 metri quadrati e che pesava 30 tonnellate.
Pur essendo digitale, l’Eniac funzionava tramite sistema numerico decimale; infatti, la sua memoria poteva contenere solo 20 numeri di 10 cifre ciascuna e l’input era attivato da schede di carta perforate: riconosceva il segno di un numero, confrontava i numeri tra loro ed eseguiva di conseguenza le operazioni di addizione, sottrazione, radice quadrata, divisione e moltiplicazione.